Sarà questa la prima commedia romantica di Hollywood girata nello spazio?

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Sarà questa la prima commedia romantica di Hollywood girata nello spazio?

Potrebbe una commedia romantica diventare il primo film western a girare scene nello spazio? Questa è l’ambizione dietro “I See You”, un progetto imminente del produttore italiano Andrea Iervolino (noto per film come “Ferrari” e “To The Bone”). La sua società di produzione, Space11 Corp., specializzata in produzioni astrocentriche, sta guidando questa insolita impresa insieme agli sceneggiatori Diane Frolov e Andrew Schneider.

Pur non puntando a un film interamente girato nello spazio, “I See You” prevede di intrecciare filmati autentici catturati nell’orbita terrestre bassa con filmati d’archivio tradizionali. La trama, il cast e il regista specifici non sono stati ancora rivelati. Tuttavia, il progetto ha già attirato molta attenzione grazie al suo concetto ambizioso e ad un collaboratore insolito: l’ex astronauta della NASA Scott Kelly.

La data di ripresa di “I See You” è fissata per il 2026, ma assicurarsi un posto ambito su un volo spaziale con equipaggio rimane un ostacolo chiave visti i programmi di lancio sempre più affollati. Questa sfida logistica evidenzia un aspetto cruciale di tali progetti: navigare nel mondo complesso e competitivo dei viaggi spaziali commerciali.

Ad aggiungere peso all’autenticità del progetto è il coinvolgimento di Kelly. Servirà come consulente, sfruttando la sua vasta esperienza. Kelly detiene numerosi record per voli spaziali di lunga durata, incluso quello trascorso un anno a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Le sue quattro missioni nell’arco di 17 anni alla NASA forniscono preziose conoscenze di prima mano sulla vita e sul lavoro in orbita.

L’esperienza di Kelly va oltre i semplici aspetti tecnici; contribuirà a garantire che la rappresentazione dell’esperienza umana nella vastità dello spazio sembri autentica. Secondo Deadline, il suo ruolo prevede di “prestare la [sua] esperienza di prima mano per garantire l’autenticità nella rappresentazione della resistenza umana, dell’isolamento e della connessione emotiva nella vastità dello spazio”.

Il produttore Iervolino ha espresso entusiasmo per l’aggiunta di Kelly alla squadra, sottolineando che la sua esperienza conferirà “verità emotiva e realismo scientifico” alla loro visione. Iervolino ha anche sottolineato il messaggio centrale del film: l’amore e l’umanità possono trascendere anche le sfide poste dall’esplorazione spaziale.

Il successo di questo progetto dipende da numerosi fattori. È necessario superare gli ostacoli logistici, garantire i finanziamenti, trovare un regista che comprenda sia il linguaggio cinematografico che le esigenze uniche delle riprese nello spazio, e creare una narrazione avvincente che coinvolga il pubblico oltre la novità dell’ambientazione.