Le infezioni resistenti agli antibiotici stanno mietendo più vite in Inghilterra, sollevando campanelli d’allarme sulla crescente minaccia della resistenza antimicrobica. I dati ufficiali rilasciati dalla UK Health Security Agency (UKHSA) rivelano un forte aumento del 17% delle morti legate ai superbatteri nel 2024. Questi organismi resistenti ai farmaci rappresentano una sfida significativa perché i comuni antibiotici non possono più combatterli efficacemente.
Questa tendenza preoccupante coincide con un notevole aumento delle prescrizioni private di antibiotici, balzate del 22% lo scorso anno. L’UKHSA attribuisce questo in parte al programma Pharmacy First, un’iniziativa governativa che consente ai pazienti di ottenere antibiotici direttamente dalle farmacie per alcuni disturbi comuni senza consultare un medico di famiglia. Questo cambiamento nei modelli di prescrizione suscita preoccupazioni sul fatto che un accesso più ampio agli antibiotici al di fuori dei contesti clinici tradizionali possa inavvertitamente alimentare l’aumento della resistenza.
“La resistenza agli antibiotici è una delle minacce più pericolose per la salute globale”, avverte la professoressa Susan Hopkins, amministratore delegato dell’UKHSA. Sottolinea che le infezioni sempre più comuni resistenti agli antibiotici standard mettono i pazienti a maggior rischio di malattie gravi e persino di morte, con un impatto sproporzionato sulle comunità svantaggiate.
Il processo di selezione naturale determina la comparsa di ceppi resistenti ai farmaci. Gli antibiotici uccidono i batteri sensibili, ma tutti i sopravvissuti con mutazioni che garantiscono resistenza proliferano e si diffondono. Limitare l’uso degli antibiotici alle situazioni in cui è veramente necessario è fondamentale per mitigare questa minaccia globale. Le stime prevedono che entro il 2050 la resistenza antimicrobica potrebbe causare fino a 10 milioni di vittime ogni anno in tutto il mondo.
I dati di sorveglianza dell’UKHSA dipingono un quadro cupo: quasi 400 nuovi casi di infezioni resistenti agli antibiotici sono emersi in media ogni settimana nel 2024. La batteriemia, un’infezione del sangue pericolosa per la vita causata da batteri resistenti, è passata da 18.740 casi nel 2023 a 20.484 l’anno scorso, con un aumento del 9,3%. Altrettanto allarmante è l’aumento stimato dei decessi associati a queste infezioni resistenti, che passeranno da 2.041 nel 2023 a 2.379 nel 2024, con un aumento del 17%.
Mentre le prescrizioni di antibiotici nell’ambito delle cure primarie del Servizio sanitario nazionale sono diminuite tra il 2019 e il 2024, la distribuzione privata attraverso le farmacie comunitarie è più che raddoppiata. L’uso complessivo di antibiotici nelle cure primarie sia nel settore sanitario che in quello privato è aumentato del 10,7% in questo periodo di cinque anni.
“Sebbene abbiamo assistito a un calo nell’uso di antibiotici all’interno del servizio sanitario nazionale inglese, è essenziale un’azione ulteriore e più rapida”, sottolinea Hopkins. Esorta il pubblico a assumere antibiotici solo quando prescritti da un operatore sanitario, sottolineando di non conservare i farmaci inutilizzati o di condividerli con altri. Gli antibiotici rimanenti devono essere restituiti alle farmacie per il corretto smaltimento.
I dati dell’UKHSA fanno luce sullo schema Pharmacy First, progettato per alleviare la pressione sui medici di base consentendo loro di concentrarsi su questioni sanitarie più complesse. Questa iniziativa consente ai pazienti di ottenere cure per sette condizioni comuni, tra cui mal d’orecchi, sinusite, mal di gola e infezioni da punture di insetti, direttamente dalle farmacie partecipanti. Tuttavia, queste farmacie hanno fornito antibiotici nel 45-85% delle visite, a seconda del disturbo specifico da trattare, sollevando interrogativi sul potenziale impatto sulla resistenza agli antibiotici.
“Sebbene il servizio Pharmacy First abbia chiaramente aumentato la fornitura di antibiotici, è importante interpretare questo risultato con cautela e considerarlo nel contesto più ampio dell’evoluzione dei modelli di accesso all’assistenza sanitaria”, conclude il rapporto UKHSA, sottolineando che il servizio ha aderito alle linee guida stabilite dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE) per la prescrizione responsabile.
L’aumento delle morti per infezioni da superbatteri, insieme all’aumento delle prescrizioni private di antibiotici, sottolinea un momento critico nella lotta alla resistenza antimicrobica. Sono necessarie misure urgenti per garantire un uso responsabile di questi farmaci essenziali e salvaguardarne l’efficacia per le generazioni future.